Scheda 1088 - Milizia dell'Immacolata di Sicilia

Vai ai contenuti

 SK 1088 - Come pensa e agisce il milite dell'Immacolata?  Rycerz Niepokalanej, II 1925, p. 25-27

È giunto di nuovo il benedetto mese di febbraio.  Benedetto, poiché il giorno 11 noi festeggiamo ogni anno il ricordo dell'apparizione della Vergine Immacolata a Lourdes.  Come fare per celebrare in modo degno questo ricordo?  Tutti noi che ci siamo arruolati nelle schiere della Milizia dell'Immacolata purificheremo in quel giorno le nostre anime e riceveremo nel cuore Dio, che dimora in mezzo a noi nel Ss. Sacramento dell'altare.  Se poi il giorno 11 febbraio qualcuno non potrà accostarsi alla s. comunione sacramentale, non tralasci la comunione spirituale e, alla prima occasione, procuri di comunicarsi anche sacramentalmente.  In secondo luogo, in quella giornata rifletteremo con attenzione sulla figura del vero milite dell'Immacolata.  Egli non restringe il proprio cuore solamente a se stesso, né alla propria famiglia, ai parenti, ai vicini, agli amici, ai connazionali, ma abbraccia con essi il mondo intero, tutti e ognuno singolarmente, poiché tutti sono stati redenti dal sangue di Gesù, senza eccezione alcuna, tutti sono nostri fratelli.  Per tutti egli desidera la felicità vera, l'illuminazione con la luce della fede, la purificazione dai peccati, l'infiammarsi del cuore mediante l'amore verso Dio, un amore che non pone alcun limite.  La felicità di tutta l'umanità in Dio attraverso l'Immacolata: ecco il suo sogno.  Perciò, non è indifferente al male che dilaga, ma lo detesta con tutto il cuore e perseguita in ogni occasione, in ogni luogo e in ogni tempo qualsiasi male che avvelena le anime degli uomini.  Tuttavia, non confida in se stesso, ma - memore che da solo non può far nulla e che qualsiasi cosa ha o può fare, l'ha ottenuto da Dio, e consapevole altresì che la Mediatrice di tutte le grazie è l'Immacolata - ripone in Lei una speranza sconfinata.  Oltre a ciò, egli comprende chiaramente che la conversione, la santificazione, la perseveranza nel bene sono opera della grazia divina.  La grazia divina è un dono della misericordia divina e, secondo le parole di s. Bernardo, Dio ha affidato l'intera economia della grazia alla sua Ss. Madre, l'Immacolata. Ella non è capace di abbandonare nessuno, poiché non si è mai sentito dire che qualcuno, dopo aver fatto ricorso a Lei, sia stato abbandonato.  Quindi, la via più diretta per salvare un'anima è quella di spingerla a fare o soffrire qualsiasi cosa, anche la più piccola, per Colei che, per volontà di Dio onnipotente, è la benignissima Regina del cielo e della terra.  Con tutto il suo zelo, perciò, egli propaga la devozione a Lei e l'amore filiale verso di Lei.  Non si limita alle affermazioni vaghe, ma osserva diligentemente attorno a sé, allo scopo di conquistare il maggior numero possibile di anime all'Immacolata.  Se queste non lo disprezzano, offre loro con discrezione il Rycerz Niepokalanej da leggere, le invoglia ad abbonarvisi, per poterlo ricevere continuamente, spiega loro che, se non sono in grado di pagare una quota così esigua, lo riceveranno gratuitamente, e infine farà per loro da intermediario nel richiedere il Rycerz.  Inoltre, le esorta ad iscriversi alla Milizia dell'Immacolata.  Fa loro comprendere che non è necessario molto tempo per donarsi per sempre all'Immacolata, per portare la Sua medaglietta e per ripetere una volta al giorno la breve giaculatoria.  Facciano almeno qualche cosa per l'Immacolata e lentamente Ella entrerà nel loro cuore, lo purificherà e lo infiammerà di amore verso il Cuore di Gesù, un amore apportatore di gioia.  Se, poi, un conoscente o un parente non vuole affatto pensare all'Immacolata, potrà magari cucire nelle sue vesti una medaglietta, affinché l'Immacolata lo perseguiti amorevolmente; quindi pregherà, pregherà con fervore, affinché Ella voglia conquistarsi quel cuore.  Una preghiera semplice e sublime insieme che l'Immacolata stessa, apparendo a Lourdes ha indicato, è i santo rosario.  
Esso divenga la spada di ogni milite dell'Immacolata, così come la medaglietta è la pallottola che abbatte il male.  Nelle località in cui i membri della Milizia dell'Immacolata sono ormai abbastanza numerosi, si riuniscano di tanto in tanto anche insieme, per condurre avanti in modo intelligente, metodico e deciso questa santa guerra allo scopo di conquistare le anime all'Immacolata e, conseguentemente, di renderle felici.  Innanzi tutto, però, il milite e al milite dell'Immacolata rammentano bene di essere uno strumento nella mano dell'Immacolata.  Perciò, non tollerano nemmeno per un istante il peccato nel loro cuore; ma se talvolta dovessero malauguratamente cadere in esso, lo cancellano subito con un atto di contrizione perfetta e con il proposito di confessarsi alla prima occasione.  Ricordano, inoltre, di accostarsi almeno una volta al mese a ricevere nel loro cuore Iddio, presente nel Ss. Sacramento dell'altare. E poi... hanno una gran paura, temono assai di attribuire talvolta a se stessi anche il più piccolo bene che l'Immacolata si degna operare per loro mezzo.  Essi sanno bene che non faranno nulla senza di Lei, mentre con il Suo aiuto nulla sarà in grado di opporre resistenza ad essi.  O Immacolata, Regina del cielo, sii al più presto possibile anche la vera REGINA di tutta la tua terra e di ogni singola anima.    Rycerz Niepokalanej






Milizia Dell'Immacolata  di Sicilia  

Torna ai contenuti